METODO CORDONE SPERONATO

NOZIONI GENERALI

Questa forma di allevamento, il Cordone Speronato, prevede la formazione di un cordone permanente. Il cordone permanente è il prolungamento del fusto della vite sul quale vengono identificati e formati i punti vegetativi. Il cordone può essere verticale (non più utilizzato) od orizzontale (singolo o multiplo). I punti vegetativi sono le sezioni più importanti della pianta e con la potatura sarà necessario preservare questi punti con tagli che non compromettano il tessuto conduttore e di conseguenza il cordone stesso.

Cordon de Royat

Cordon de Royat

FORME DI GESTIONE

CORDONE MONOLATERALE

Il cordone monolaterale si forma allettando sul filo portante il prolungamento del fusto della vite.
Se il tralcio che formerà il cordone avrà meritalli lunghi si formeranno i punti vegetativi da tutte le gemme mentre se i meritalli sono corti si useranno le sole gemme che puntano verso l’alto.
Nel primo caso sarà necessaria una cura maggiore nelle fasi di allevamento durante il periodo vegetativo, convogliando i germogli per tempo.
Sul cordone monolaterale è meglio non andare oltre i 5 punti vegetativi per avere una parete vegetativa con uno sviluppo simile su tutti i punti vegetativi.

CORDONE BILATERALE

Sul cordone bilaterale i punti vegetativi sono distribuiti su 2 branche.
Con questa forma di allevamento è difficile che si verifichino fenomeni di prevalenza ma è preferibile formare le branche con 2 tralci dello stesso anno.
Per facilitare il posizionamento dei punti vegetativi i tralci andranno piegati nella direzione opposta al loro naturale orientamento.
Così distanzieremo correttamente i primi due speroni della branca tra loro e gli ultimi due tra branche addiacenti.

CORDONE VERTICALE

Questa forma di allevamento fu introdotta per facilitare la meccanizzazione. Attualmente è in disuso per la difficoltà di gestione della parete vegetativa.
Sul cordone verticale l’uva è distribuita tra i 30 cm dal suolo e il metro e ottanta. Con questa escursione si dovrà prestare maggiore attenzione alla difesa fitosanitaria.

FORMAZIONE E CONDUZIONE

Nella fase di impostazione del cordone speronato i punti vegetativi devono essere “posizionati” al fine di ottenere una distribuzione pressoché costante lungo il filare. Questo vuol dire portare al massimo l’efficienza fotosintetica della parete vegetativa ed evitare affastellamenti dei grappoli. Normalmente si arriva alla forma completa per stadi, secondo il vigore della pianta. In funzione della lunghezza dei meritalli e dello spazio messo a disposizione del cordone si deciderà l’orientamento delle gemme del tralcio che formerà il cordone, meritalli lunghi, gemme orizzontali, mentre meritalli corti gemme verticali. Nel posizionamento del tralcio che formerà il cordone bisognerà considerare anche il primo e l’ultimo punto vegetativo delle piante adiacenti.

MERITALLI CORTI

Cordone Speronato

Punti vegetativi consecutivi

MERITALLI LUNGHI

Cordone Speronato punti vegetativi

Punti vegetativi alternati

Con la potatura di produzione limitare al minimo i tagli di ritorno e se il cordone è condotto correttamente non saranno necessari.

Nella potatura di mantenimento oltre a mantenere i coni di accrescimento è necessario far si che i punti vegetativi mantengano tra loro una distanza tale da impedire affastellamenti.

Mantenere i punti vegetativi il più possibile vicino al cordone prestando attenzione sia nella potatura secca che nella potatura verde.
Non tagliare mai i coni dei punti vegetativi, andremo a rovinare irrimediabilmente il cordone. Il punto vegetativo al quale avremo tagliato il cono si devitalizzerà rapidamente, sopprattutto su alcune varietà.

Nell’eventualità di un collasso del punto vegetativo o di una parte del cordone bisogna valutare lo stato sanitario della pianta. Se il cordone è deteriorato su più punti vegetativi è opportuno rinnovare il cordone da un pollone sul fusto.

 

FORME A CORDONE

Cortina semplice

Questa forma di allevamento prevede la quasi totale meccanizzazione nella gestione della pianta. La struttura di sostegno è ridotta al minimo, oltre alla struttura verticale (pali, tutori), quella orrizzontale è formata da un solo fili portante al quale è assicurato il cordone.
La produzione viene generata dai capi a frutto da 4/6 gemme franche.
Non si adatta a tutte le varietà in quanto la folta vegetazione crea qualche difficoltà in più nella difesa fitosanitaria dell’uva.

Silvoz / Casarsa

Silvoz e metodo Casarsa sono due forme di allevamento che puntano alla produzione sostenuta.
La forma a Silvoz prevede la formazione del cordone di sfruttamento lungo mediamente 150 cm a circa 130 cm dal suolo. I punti vegetativi sul cordone possono essere 3/5 e ogni punto vegetativo porta uno sperone e un capo a frutto. Il capo a frutto viene legato al filo di legatura 40 cm sotto il cordone. Una parte della parete vegetativa è assurgente e una parte ricadente. La parete vegetativa del Silvoz/Casarsa è molto più efficiente di quella della Cortina che è solo ricadente.
La forma a Casarsa differisce dal Silvoz solo per la legatura. Nel Casarsa i capi a frutto da 7/8 gemme non vengono legati al filo ma il peso dei germogli in crescita ne comporta la piegatura. Anche in questo caso avremo una sezione della parete vegetativa che sarà assurgente e una sezione ricadente.